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giovedì 11 novembre 2010

Amami come ami la vita...

MI SONO SEDUTA E HO PIANTO………..(PAULO )+ iris.,m.(adattamenti miei…….)
MI SONO SEDUTA E HO PIANTO………..(PAULO )+ iris.adattamenti miei…….)

Narra la leggenda che tutto ciò che cade nell’acqua di questo fiume, le foglie, gli insetti, le piume degli uccelli , si trasformino nelle pietre del suo letto.ah..se solo potessi strapparmi il cuore dal petto e lanciarlo nella corrente..allora non ci sarebbero + dolore, nè nostalgia nè ricordi.
Sulla sponda del fiume Piedra..mi sono seduta e ho pianto.Il freddo dell’inverno mi ha fatto sentire le mie lacrime sul viso: lacrime calde che si sono confuse con le acque gelate che scorrono davanti a me.In qualche punto , il fiume si unisce con un altro,,
poi con un altro ancora, finchè lontano dai miei occhi e dal mio cuore…tutte le acque si confondono con il mare.

Che le mie lacrime scorrano lontano, perchè il mio Amore non sappia mai che un giorno ho pianto per lui.Che le mie lacrime scivolino via, e solo allora dimenticherò il fiume Piedra, il monastero, la chiesa sui Pirenei, la bruma, i cammini che abbiamo percorso insieme.
Dimenticherò le strade , le montagne, e i campi dei miei sogni: sogni che mi appartenevano e che non conoscevo assolutamente.
Ricordo il mio istante “magico”, quel momento in cui un Si’o un no può cambiare tutta la nostra Esistenza.Sembra che sia accaduto tanto tempo fa, eppure è solo da una settimana che ho ritrovato il mio amato e l’ho perduto.
Sulla sponda del fiume Piedra , ho scritto questa storia.Le mie mani erano gelate,le gambe intorpidite dalla posizione, e io avevo bisogno di fermarmi spesso.
Forse l’amore ci fa “invecchiare” anzitempo e ci rende giovani quando la gioventu’ è passata. Ma come non rammentare quei momenti?
perciò ho scritto! per trasformare la tristezza in nostalgia, la solitudine in Ricordi. perchè dopo aver raccontato a me stessa questa storia, io la potessi lanciare nel fiume Piedra.Era questo l’insegnamento della donna che mi ha salvato la vitae mi ha accolto quando ero moribonda nella sua casa. Allora per ricordare le parole di una santa °la vergine <Madre> le acque avrebbero potuto spegnere ciò che il fuoco della passione ha scritto.
Tutte le storie d’amore sono perfette e eguali e bellissime.e Indimenticabili………………

“ricordo”1
C’era un bicchiere sul tavolo……..“rompi quel bicchiere “ho insistito io.
“rompi quel bicchiere ” pensavo..”perchè è un gesto simbolico………….

Cerca di capire che io , dentro di me, ho rotto Cose ben più importanti di un bicchiere, (il mio vecchio attaccamento alla persona passata., il mio lavoro a cui ho deciso di rinunciare e la continuazione di tutto quello che stavo facendo, la mia famiglia e i suoi valori) e ne Sono felice. Pensa alla lotta che divampa dentro di te e rompi questo bicchiere.

PERCHè I NOSTRI GENITORI  ci hanno insegnato  a fare attenzione con i bicchieri come con i corpi. ci hanno spiegato che le passioni vanno represse e quelle dell’infanzia sono impossibili, che non dobbiamo distrarre gli uomini dal sacerdozio …(lui era un prete)..
che gli individui non fanno miracoli (non c’è niente di più sbagliato) e che nessuno parte per un Viaggio senza una meta precisa..mentre è il viaggio che conta..non la <meta..
Rompi questo bicchiere” per favore” e liberaci da questi preconcetti con i quali siamo stati costretti a crescere……,liberami dalla mania che sia necessario spiegare tutto e fare solo quello che gli altri approvano.

Rompi questo bicchiere”" gli ho ripetuto.

MI Ha fissato negli occhi. Poi lentamente, ha fatto scivolare la mano sul piano del tavolo, fino a toccare il bicchiere,con un movimento rapido……, lo ha SPINTO GIU’.

E ALLORA…………

Il rumore del vetro infranto  ha richiamato l’attenzione di tutti gli avventori del bar…INVECE  di mascherare il gesto,chiedendo scusa….LUI MI HA GUARDATA SORRIDENDO…. e io ho ricambiato il gesto….NON ha importanza “ha detto il ragazzo che serviva ai tavoli. ma
Lui non lo ascoltava finalmente, si è alzato ,e , mettendomi le mani nei capelli mi ha baciato……………

Anche io l’ho afferrato x i capelli, l’ho abbracciato con tutte le mie forze, gli ho morso le labbra, ho sentito la lingua muoversi nella mia bocca. Era un bacio che attendevo da giorni, ore, minuti lunghi anni…. erano Anni,invero,molto molto tempo; un bacio che era nato presso i fiumi della nostra infanzia a diciasette anni…., quando non comprendevamo ancora il Significato dell’amore.un bacio che era rimasto in sospeso quando più tardi vivevamo il mondo per una medaglia, o ci nascondevamo dietro pile di libri da studiare per un esame od un concorso. UN
BACIO CHE SI ERA PERDUTO TANTE TANTE VOLTE IN QUESTI ANNI, E CHE ADESSO VENIVA FINALMENTE RITROVATO.
Nella durata di quel bacio scorrevano anni di ricerche , di delusioni, di sogni impossibili.
L’ho baciato con forza.
Le poche persone presenti nel locale guardavano, pensando di vedere semplicemente con un bacio. Ma non sapevano che quel lungo minuto era il compendio della mia e della sua vita, DELLA VITA DI CHIUNQUE ASPETTI, SOGNI E CERCHI IL PROPRIO CAMMINO SOTTO IL SOLE.

In quel minuto c’erano tutti i momenti di gioia che posso aver vissuto nella mia breve ma mia mia mia vita…….

firma.iris.m

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